Come avviare una attività negli Stati Uniti. Qualche consiglio da dove iniziare.
Avviare una nuova attività negli Stati Uniti è abbastanza semplice e veloce.
Intervistato da Alberto Carniel per il suo blog, Chick’n’Mango, descrivo velocemente cosa serve e cosa occorre fare.
Con un po' di ricerche e qualche consiglio raccolto da imprenditori locali, sono riuscito a seguire il processo di registrazione e messa in esercizio della mia startup,
B Solutions, da solo. In alternativa si può decidere di assumere qualcuno.
Da imprenditore, nuovo al modo di fare business negli USA, ho preferito seguire il processo in prima persona. Ho risparmiato un bel po' di dollari, investiti poi in attività direttamente legate alla crescita del mio business, ed è stata un'occasione per familiarizzare con il sistema Americano, ed imparare a muoversi al suo interno.
Penso che ogni imprenditore dovrebbe conoscere a fondo cosa offre il sistema per poter fare le scelte migliori e partire da una solida base. Nessun altro segue e cura il business come il suo fondatore.
"La conoscenza rende liberi."
Le regole per fare business sono chiare, come sono puntuali le sanzioni se si sgarra. Essere informati, conoscere le regole, e come vengono applicate, da certamente un vantaggio, non solo economico.
Il sistema Americano è organizzato molto bene ed è possibile recuperare informazioni on-line per quasi ogni cosa. Esistono molte associazioni che, gratuitamente, seguono ed aiutano gli imprenditori attraverso programmi di mentorship. Consiglio di visitare il sito dell'U.S. Small Business Administration, SBA.gov.
Se non site cittadini Americani, il primo passo è quello di ottenere un permesso per lavorare negli Stati Uniti, un visto. Ricordate, occorre un visto, Visa Waiver Program (VWP), anche solo per visitare li Stati Uniti come turisti.
Negli ultimi mesi il rilascio dei visti è diventato ancora più rigido e scrupoloso. Il sito Travel.state.gov fornisce tutte le info inerenti ai diversi visti e al loro utilizzo.
Per la pratica del visto, nel mio caso E2 VISA, sono stato seguito da un avvocato per l'immigrazione. La pratica è abbastanza costosa ed i prezzi sono all'incirca tutti allineati. Stanno emergendo realtà che, grazie alla semplificazione delle procedure e fornendo un supporto prima di essere messi in contatto con un avvocato, sono riuscite ad abbattere notevolmente i costi.
Riporto un commento fatto dall'avvocato al secondo colloquio: "Marco, la tua domanda deve essere precisa e completa. Dovrai provare che hai intenzione di avviare una reale attività, investire soldi e creare occupazione, non un'azienda che vuole solamente fuggire dal regime fiscale Italiano".
Che dire, a volte la gloria e la fama ci precedono. Welcome to the United States of America!!!
Quali le difficoltà iniziali che incontra una startup?
Le ultime ricerche indicano con una percentuale tra 80-85% il numero di Startups che falliscono entro i primi due anni. La principale ragione del fallimento è imputata allo sviluppo di prodotti o servizi che il mercato non richiede (cbinsights.com).
Quello che ho imparato in questi anni è che avere dei clienti disposti ad aprire il portafoglio per comprare il proprio prodotto o servizio, rappresenta un valore decisamente maggiore che aver chiuso un primo round di raccolta fondi.
Individuato un problema che pensiamo di poter risolvere, e definito il business model, occorre costruire velocemente la propria soluzione, o Minimum Viable Product (MVP), e testarlo sul mercato il primo possibile.
Quando finalmente abbiamo la conferma che il nostro prodotto sposa la domanda del mercato, product-market fit o customer validation, possiamo pensare a come completarne il suo sviluppo e crescere l'azienda.
Non perdete tempo e soldi a costruire un'azienda senza aver trovato un prodotto che il mercato richiede.